31 marzo 2008

Memorie di Adriano

Cerco nella letteratura, nella musica ,nel cinema, nelle conversazioni con pochi, persino su internet un risposta un confronto un sollievo a questo dolore che ormai è una malattia diffusa a tratti pungente.
Cerco nei libri pace. Mi dico che passerà che ancora riuscirò ad amare ad emozionarmi a dare un senso al mio stare al mondo, alla sofferenze e alla gioia, al sole e al freddo,ma non vedo.. vedo, sento un muro, sento un abisso non vedo il fondo.
La gente dice che è presto, che riderò un giorno che è stato un bene, che la vita è fatta di cose belle che rispetto ad altro questa è una cazzata una banalità..certo sono anche gli altri che mi banalizzano, che banalizzano il dolore di qualsiasi natura sia, anche io a volte a mente lucida lo banalizzo, il riempire il vuoto di un sentimento con vestiti e apparenza non è banalizzare un sentimento? Veramente e lo dico con il cuore in mano la delusione che ancora sto provando brucia, mi brucia , era un rapporto su cui contavo moltissimo..andava oltre la fiducia , oltre l’amore (per la valenza che gli si da) e guardo storto non so perché chi dice, anzi chi ha il coraggio e la presunzione di dire che per alcune cose non ci prendevamo, andava oltre l’amicizia e forse oltre quello che c’è ai nostri occhi, questo è come lo vivevo io, mi dimentico sempre che in una coppia siamo in due, forse il grande sbaglio è che vivevo sola tutto questo.
Credo che sia un forte dolore che non so far guarire. Tutti banalizzano…anche io dovrei iniziare,ma tutte le notti il problema ritorna.
Io dall’alto della mia presunzione non sono fatta per rapporti banali, formali.
Soffro e sto male, questo dolore che invade tutto, come faccio ancora a credere che un’altra persona non sia cosi.. che gli altri non siano cosi, avevo fiducia ,mi fidavo chissà chi realmente mi capisce… neanche lui mi capisce, neanche lui sa, e comunque ho deciso e abbiamo deciso il nulla per non stare peggio , per non perdere davvero la testa ed è un calvario tutti i giorni pensare alle stesse cose ancora e ancora ..ancora.
Se avessi passione, fede in qualcos’altro troverei un po’ di sollievo.
Sono ancora delusa, tanto delusa e un po’ sono anche gli alti,che continuano a mi deludermi..mi deludo anche io di non saper reagire .Perché se fai del male ad una persona col tempo questo male fatto o ricevuto si dimentica, stesso discorso per il bene o la giustizia… quindi che facciamo del male o che facciamo del bene comunque non resta niente, comunque colei o colui passeranno oltre, e’ nel momento che contano gli atti…sicuro, è questo che non da senso alle cose o meglio io non riesco a dargli un senso.

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