26 ottobre 2009

Oggi sono uscita dalla biblioteca e mi tremavano le gambe.
Ho sbagliato tutto il mio elaboarto, (no tesi non la voglio chiamare non è una tesi non è la mia tesi.. è un'assemblaggio di cose che hanno detto altri non io) e ora cosa dico alla professoressa..scusi le sto facendo perdere un monte di tempo, io non valgo tutto il suo tempo, lei è un'accademica con alle spalle pubblicazioni importanti e io sono una che si è in messa in testa di prendere un foglio di carta che non le servirà a niente, anzi le servirà solo a crede di essere migliore, ma non è vero, è solo un trucco io non mi sento migliore in nessun caso. C'è stato un periodo che mi sentivo apposto con me stessa ma ormai è lontano, mi serve qualcuno che mi dica che vado bene, non c'è versi io da sola non riesco a dirlo. Ho una malattia cronica: non vorrei essere io. Vivere così non si può, dopo la tesi ci sarà un'altra cosa che mi farà sentire sbagliata.. c'è sempre stata una cosa che mi fa fatto sentire così, uomini, amici, lavoro, famiglia, mai che ci fosse qualcosa di giusto, qualcosa era da odiare, da criticare, e non mi rendo conto che cambiando in continuazione lavoro, cambiando fidanzati, cambiando amici, l'unica costante ero io, proiettare sugli altri il fatto che io non mi piacevo , che io non cambierò mai, che io ero da criticare. Dovrei respirare, dovrei inspirare, dovrei fregarmene, dovrei.. cosa dovrei fare? cosa devo fare.

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