Ho dormito fino alle 10… sembra impossibile. Ok sono esagerata ma non credevo…non credevo, neanche dopo il messaggio(odioglisms) di ieri sera, di addormentarmi.Domanda… vorrei capire meglio l’uso del termine mannaggia!! In quali situazioni è usato..solitamente io lo uso per esprimere un dispiacere non troppo doloroso, “mannaggia devo studiare”.. mannaggia non è usato dagli adulti… “Che peccato ma non ci posso fare niente”.. è un po’come dire uffa…
E oggi è domenica, un’altra volta. Studio, anche se le paranoie sono tante e si alimentano che è una meraviglia. Ho tante paranoie le ho sempre avute.
Stasera farò un furto, non grave, anzi prenderò in ostaggio una bottiglia di vino buonissimo su cui si narrano cene leggendarie. Giovedì sono andata ad una degustazione di vini friulani un Refusco riserva 2003 e un Ramandolo..incredibile mi sono ricordata i nomi!! Ero in buona compagnia..ecco perché forse negli ultimi tempi non mi piaceva più bere vino: la compagnia era diventata stantia…mi sono sempre interessata ai vini fin da quando avevo diciotto anni..Cabernet-Sauvignon, Sangiovese, Chianti, Brunello, Morellino di Scansano, e le barriques.. le mie preferite..piccole e profumate di legno..che aspettano che affinano. Tutto questo è stato perduto dalla pedanteria e dalla nozionistica, dal “non sentimento”, dal voler fare una cosa senza un vero scopo senza la vera passione che,attenzione, neanche io ho, ma se una cosa il vino mi ha sempre trasmesso è il sentire le emozioni..adoro bere vino quando sono in buona compagnia e quando sono felice del momento..questo non succedeva più.. bere per bere per ingordigia per mettersi alla prova..perché comprare e bere un vino diverso tutti i giorni è normale…non esiste l’esclusivita’ o meglio la pazienza di pensare a quello che stai bevendo senza passare al successivo se non ti ha soddisfatto.
L’essere speciale, il non essere una qualunque, il fatto che sono io, io e nessun’altra..l’esclusività che non si può insegnare, si può solo sentire.
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