18 ottobre 2007

Un giorno dentro Ottobre

Era tutto perfetto, la cena, il vino(scelto da me), l’amaro alla liquirizia, l’oste simpatico e invadente..perfetto, il mio compagno di serata alcoolica delizioso, la telefonata di un’amica che sono contenta di ritrovare, commovente…eccellente serata, la piega della vita quasi mi piaceva c’era la cara poesia, dolore o no qualcosa c’era, meglio il dolore che il nulla. E poi puff.. totale cancellazione della facoltà di pensare, reset, l’azzeramento, tutta una settimana di fatica a stringere i denti con la testa pesante, azzerata.
Ma la notte passa parlando con altre persone le 2.30 di notte che non sono da me e ancora il vuoto, l’azzeramento dei pensieri. “Ho un debole per te” si dice questa frase, ma non si capisce cosa veramente vuole dire, ora lo so, l’ho provato, l’ho provo, il debole per te, che non ho per gli altri o meglio, troppo forte questo debole. E’ forte tanto da farmi sorridere, dillo agli altri che non è così.
Fai della tua vita quello che vuoi, ma non mi dare indifferenza anche se è la cosa più facile, anche se a me sembra la cosa più difficile e quella che fa più male. Mi sento come un vaso di acqua che si svuota e appena vuoto inizia a riempirsi piano piano.
Si, ho perso il centro e non so più niente, non mi riconosco più.

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