27 settembre 2007

L’unico neo di una bella corsa di 40 minuti è che dopo devi fare una doccia…e se vuoi corre tutti i giorni per scaricare i nervi devi fare una doccia tutti i giorni mi sembra il minimo. Oggi è andata così dopo sei ora di studio ho deciso verso sera di farmi una corsa. Dopo quaranta minuti di corsa ho i brividi le vertigini il cuore batte fortissimo le gambe mi tremano e la testa va per conto suo.
Avevo bisogno di questo trattamento e dico sul serio ho bisogno di questa perdita indotta di coscienza per trovare un po’ di energia, effettivamente dopo il trattamento sto meglio. Anche ora dopo la doccia sto continuando a sudare, un modo per buttare fuori i pensieri neri.
Negli ultimi 500 metri ho fatto un fioretto se arrivavo al portone senza fermarmi avrei superato l’esame..toccato avevo il cuore che scoppiava in gola ma non mi sono fermata. Dopo arrivata all’ascensore ho pensato bene di fare dodici rampe di scale a piedi abito al sesto piano e con la testa in pappa, ma funzionante ho pensato che se salendo avessi perduto l’equilibrio sarei potuta cadere all’indietro e battere la testa per mettere fortuitamente fine alla mia vita, che può sembrare semi dignitosa o addirittura interessante se vista da fuori, dall’esterno, ma a me, che la vivo dal backstage così non sembra..e mi sono rotta di chi mi accusa di essere fortunata certo che siamo fortunati a vivere nella parte ”buona” del mondo…ma la noia e l’insoddisfazione e’ figlia dell’Occidente e della nostra società..
Tempo fa una persona mi ha urlato contro dicendomi che io non conoscevo il dolore..il dolore quello serio vero procurato dall’assenza forzata..e io dico ma perche cè bisogno di classificarlo il dolore? “Io ho sofferto più di te”.. allora tu conosci i pensieri neri più di me? Conosci il dolore più di me? E quindi sali in cattedra e mi consideri stupida se non apprezzo la vita? Forse, ma non credo che tutto cio’ vada usato contro le persone..e soprattutto non vuol dire che sono meno intelligente…questo mi dicevano tempo fa.

Auguri a chi compie trentanni e sono tanti..almeno per me..auguri a chi regala un libro d’istinto chissà poi perchè.
Più forte di me.. l’assenza.

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