26 novembre 2007

Il giorno del giudizio

Apro parentesi: e' riuscito a farmi sentire anche in colpa...veramente muori. Chiusa parentesi.
Tra una settima, verrò giudicata. Tra una settimana un problema sarà in parte risolto. Mh..da qui al mio compleanno avrò poco da pensare, avrò poco da vivere.. non mi va. Ora ho il niente in testa, se non le solite cose che mi sono venute a noia, mi sto scocciando perché i pensieri come le persone annoiano, ho voglia di novità, è da mo’ che lo dico, ho voglia di preparare un nuovo esame.
Tra una settimana se verrò malamente bocciata, la vecchia me si darà di fallita e imputerà tutto cio’ alla sua sgraziata esistenza e al suo contorno, se ciò dovesse accadere, il film parallelo gia’ costruito sarà sul genere melodrammatico, con relativo revival…lo ammetto, lo vorrei.
E invece tra una settimana dovrò fare a pugni con me e far andare le cose nel migliore dei modi possibili, in qualsiasi caso, per non cadere, con la paura di non rialzarmi.

“..per me, per la mia vita che, è tutto quello che ho, e’ tutto quello che io ho e non è ancora finita”
CCCP, Annarella, 1990

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